
In mostra opere di piccole dimensioni, ma non per questo opere minori, tutte inedite, quasi tutte realizzate in questi ultimi anni, quelli della pandemia. Alle pareti , a destra nove “cassette”, che riconducono ai Pratascabili, sculture praticabili e tascabili, nel 2016 nella mostra antologica del PAN, che , poi, a loro volta proseguivano le sculture praticabili degli anni sessanta di Mario Persico e della stessa Matarese. Di fronte altrettanti “disegni”, interventi dell’Artista su vecchie carte di famiglia, addirittura su disegni del nonno, che ne proseguono e ne stravolgono il senso, usando le stesse tecniche. Sono “pensieri bui”, nell’epoca del Covid .Al centro della sala, nove “sculture da comodino”, che, non ingannino le dimensioni ridotte, hanno il respiro di grandi sculture, come fossero maquettes di grandi monumenti, magari da collocare in un parco giochi per bambini, suggerisce l’artista, con l’ironia che la caratterizza.
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